Il “Sentiero delle Cave” (GEF05 – CAI810A) non può essere catalogato come semplice sentiero da escursionismo. Ha, in ogni pietra che ne compone il vecchio selciato, storia e storie che, se si potessero raccogliere, comporrebbero romanzi, drammi e commedie da riempire una biblioteca.
Terminato nei primi decenni dello scorso secolo ha onorevolmente servito più di una generazione di fuscaldesi che, lungo il suo percorso, vedevano scorrere la quasi totalità della loro vita. Alle prime luci dell’alba, bisaccia in spalla “i cap’a dirtu”, e con lo splendido spettacolo del tramonto sul mare negli occhi “lo scapolare”. Boscaioli,
contadini, pescivendoli, carbonai. Tutti avevano un motivo essenziale per percorrerlo. Non c’era spirito sportivo o peso forma, c’era essenzialità, necessità e, purtroppo, spesso, fame. Unica via tracciata per collegare Fuscaldo a San Benedetto, sostituita poi da progresso, auto e strada provinciale. Oggi rivede la luce dopo decenni di abbandono
ed incuria e si lascia scoprire lungo i 6 chilometri di affannosa salita, in tutto il suo fascino ed il suo splendore.
Alcuni tratti ancora oggi mostrano la maestria con cui è stato concepito e costruito: mura di contenimento, solco di scolo, sfoghi di depressione laterale, sottopassi, innesti ecc
ecc, tutto era stato fatto al meglio, perché da quel sentiero dipendevano intere famiglie, su quel sentiero contavano in molti, e molti ne hanno goduto. L’escursione al giorno d’oggi si permea di storia, di fascino e di sudore. Non è facile percorrerlo, è provante e stancante ma, una volta arrivati in vetta, la soddisfazione riempie il cuore.
Non è un semplice sentiero.